A un passo dal possibile

...a un passo da te

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    ...sopravvive chi si sa adattare.

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    ...e rieccomi (per la felicità di qualcuna XD)! Allora, nelle intenzioni questa doveva essere una one shot, nella pratica è diventata una fan fiction: non so quanto durerà e non ho le idee chiarissime nemmeno su che finale avrà! Sono messa benissimo, lo so! XD
    Premesse: è una post Ddp10, non siamo a Roma ma bensì ad Ancona. Come si sia arrivati in questa città lo si scoprirà nel corso dei capitoli e... e basta! XD Vi lascio alla lettura di un primo capitolo che è soprattutto introduttivo!
    Ah, come sempre non mi convince moltissimo ma direi che è normale! ^^


    A un passo dal possibile

    I Capitolo



    Ancona, dicembre - Letizia aveva trascinato Pingu, il suo pinguino di peluche, giù dal divano e si era seduta per terra affondando le manine nel tappeto morbido: da quella posizione riusciva a vedere meglio la sua mamma che rovistava indaffarata dentro gli scatoloni che la circondavano. In un angolo della sala, vicino all'ampia vetrata del balcone c'era l'albero di Natale, ancora tutto spoglio, che aspettava solo che Anna scegliesse quali delle innumerevoli decorazioni che aveva sparso per il pavimento fossero le più adatte da usare. “Che ne dici amore, usiamo le palline rosse e queste qui, bianche?” chiese dolcemente alla piccola che, per tutta risposta si mise a battere le mani ridendo felice senza però abbandonare il suo inseparabile ciuccio, “Ok, direi che sei d'accordo!” ridacchiò lei proprio mentre il campanello cominciava a suonare insistentemente e ripetutamente. “Arrivo, arrivo... un momento... eccomi...”, Anna si era alzata da terra ed era corsa alla porta nel tentativo di aprirla prima che l'intero condominio sentisse. “Ciao!” esclamò una scia bionda entrando in casa come una furia, “Stefania, quante volte ti devo dire che non c'è bisogno di massacrarmi il campanello in questo modo?” la rimproverò lei, “Uffa, quanto rompe la tua mamma! Ciao bambolina!” rise la ragazza mentre si sedeva accanto alla bimba e la riempiva di baci. “Non sono io che rompo, sei tu che fai sempre tutto con leggerezza!” precisò Anna raggiungendole, “Ecchessarà mai Anna, al massimo prima o poi ti manderò in tilt il campanello!” replicò Stefania mentre si allugava verso di lei per darle un bacio sulla guancia, “Sì sì, va bene! Piuttosto, si può sapere cosa c'è là dentro?” domandò Anna indicando le scatole e i sacchetti che la sua amica aveva abbandonato sul tavolo entrando. “Allora, nelle due scatole c'è la nostra cena, ovvero pizza, e nei sacchetti ci sono i miei acquisti di Natale!”. Anna fissò la giovane che aveva di fronte e le sorrise “Non dovevi! Non è che ogni volta che vieni qui devi portare la cena...”, “Non è un grande sforzo tesoro, credimi! È solo uno dei vantaggi di avere una pizzeria e un padre che ha un debole per la mia migliore amica e sua figlia!” ridacchiò Stefania con un'alzata di spalle mentre si alzava da terra e, presa in braccio Letizia, si avvicinava all'albero con una pallina.

    “Però! È proprio un bel lavoro!” esclamò Stefania, con le mani sui fianchi, mentre squadrava l'albero dall'alto in basso con lunghe occhiate: le lucine multicolore che si illuminavano ad intermittenza avevano immediatamente reso più calda la casa e il loro riflesso che si specchiava sui vetri aveva un qualcosa di magico. Anna annuì mentre, seduta sul divano, spezzettava un po' di pizza a Letizia “Hai ragione, è venuto davvero bene!”, “Sì! E ora, per complimentarmi con me se stessa, mangio la mia meravigliosa pizza!” proclamò con tono buffo mentre si buttava di traverso su una poltrona. Pochi morsi e un trancio di pizza dopo, Stefania si allungò a raccogliere uno dei suoi sacchetti da terra e se lo posò sulle ginocchia. Era una busta rossa con degli elfi disegnati sopra e la ragazza ne tirò fuori un peluche, grande e colorato. “E quello cos'è?” domandò ad occhi sgranati Anna, “È Cometa, la renna di Babbo Natale!” fece lei tendendolo davanti al visino della piccola Letizia, “E si può sapere perchè l'hai preso?”, “Perchè ho avuto un attacco di nostalgia per la mia infanzia! Dai Anna... è un regalino per Leti, no!?”, “Stefi no, così me la vizi...” si lamentò Anna, “Ma non eri tu che cercavi un modo per toglierle quel pinguino di pezza?”, “Sì, ma riempirla di regali non era esattamente quello che avevo in mente...”, “E vabbè, per una volta... allora, amore di zia, ti piace Cometa?”. La bambina fissò per qualche istante il pupazzo che aveva davanti poi, titubante, ne strinse il morbido naso rosso nella sua piccola manina. “Le piace!” esclamò trionfante Stefania! ...ma aveva parlato troppo presto: Letizia mollò la presa sulla renna e afferrò con entrambe le mani il suo pinguino di peluche, “Pingu! Mio!” disse decisa mentre la ragazza la guardava stupita “Non le piace!” piagnucolò a metà tra l'isterico e lo sconsolato facendo scoppiare Anna in una fragorosa risata. “Oddio Stefy, mi dispiace...” provò a dire seriamente lei. La sua amica si voltò a guardarla “Povera Cometa! È così carina...” fece sollevando il peluche per le corna “e vabbè, vorrà dire che le troverò un posticino alla pizzeria di papà!”, “Oh, ne sarà sicuramente felice!”, “Lui o la renna?” domandò la giovane scatenando un nuovo scoppio di risa. Quando si calmarono, Stefania non potè fare a meno di notare che Letizia era ancora seduta sul divano, con il suo pupazzo stretto tra le braccia e che le osservava con espressione attenta e concentrata “Secondo me, ha paura che glielo togliamo” disse ad Anna indicandole il giocattolo con un cenno della testa, “Ormai se lo porta dappertutto e gli altri giochi non li guarda nemmeno da lontano...” sbuffò lei in risposta, “Bhe, credo sia comprensibile visto che, adesso, è il suo gioco preferito. Quello che non capisco, onestamente, è perchè tu non vuoi che lo tenga...” ammise l'amica con calma. Anna stava per risponderle ma si bloccò, come se improvvisamente si fosse accorta di essere sul punto di dire più di quel che doveva, o voleva. Stefania se ne accorse e, per un attimo, ebbe la tentazione di insistere: la reazione di Anna a quel pupazzo nascondeva qualcosa, era palese ma, altrettanto palese era che quel qualcosa non era facile per lei da affrontare... e allora lasciò perdere! Rimase in silenzio ed aspettò che la sua amica le desse una risposta, una qualsiasi risposta. E alla fine Anna liquidò l'argomento con una risposta che sapeva di scusa. Pensata e data in fretta “Non è che non voglio che lo tenga, è solo che è stato per anni chiuso dentro una scatola: sai quanta polvere c'è su quel peluche? E Leti non me lo lascia neanche avvicinare, figurati se me lo lascia mettere in lavatrice per lavarlo...”. E questo, per Stefania fu una conferma alla sua sensazione: c'era qualcosa di cui Anna non voleva parlare e lei voleva rispettarla. Le sorrise, afferrò di nuovo la renna di peluche e si mise a giocare con la bambina.

    ***

    Faceva freddo, tanto freddo e quella sera Stefania aveva accolto quasi con sollievo la richiesta del padre di dargli una mano in pizzeria: i riscaldamenti e i forni della cucina facevano un bel calduccio e non le sembrava vero di potersene stare solo un leggero maglioncino addosso. E poi stare in pizzeria le era sempre piaciuto, fin da piccola: la aveva sempre incuriosita e interessata il poter osservare la gente che entrava e usciva dal locale. C'era sempre qualcuno che catturava la sua attenzione: per come era vestita, per come si muoveva, per come mangiava. Quella sera di dicembre, sembrava essere toccato ad un giovane uomo. Era bello, senza alcuna ombra di dubbio, ma non era stato il suo aspetto fisico a colpirla. O meglio, non era stata quella l'unica cosa che l'aveva colpita. No, erano stati i suoi occhi ad attirarla: scuri, intensi, malinconici. E poi c'era qualcosa di familiare in quel ragazzo seduto al tavolo in fondo al locale: Stefania ne era sicura eppure non riusciva a capire cosa. Lo aveva osservato tutta la sera, prima giochicchiare distrattamente con un tovagliolo, poi mangiare altrettanto distrattamente una pizza. Era convinta di averlo già visto da qualche parte, così tanto convinta che quando gli portò il conto decise di farsi avanti, sfoderando un'inconsueta faccia tosta.
    “Io e te ci siamo già visti da qualche parte!” esclamò convinta dopo avergli posato il conto sul tavolo, “Scusa!?” lui la guardò interrogativo bloccandosi con la mano e il portafoglio a mezz'aria, “Sì, so che probabilmente starai pensando che ci sto provando ma ti assicuro che non è così... cioè, no che tu non sia uno con cui ci si possa provare, anzi, tutt'altro... direi che sei uno con cui ci si deve provare, assolutamente, ma io non ci sto provando: te lo assicuro!” fu la risposta di lei che era intensamente arrossita, un po' per l'affanno di quelle frasi pronunciate di corsa e molto per l'imbarazzo che avere lo sguardo di quel ragazzo addosso le procurava. Il giovane la osservò in silenzio ancora per qualche istante, a metà tra il perplesso e il divertito, prima di lasciarsi andare ad una risatina leggera. “Tranquilla, ti credo!” le disse “Comunque, no, non ci siamo mai visti prima!”, “Davvero!?” insistette timidamente, “Sì, ne sono sicuro: molto probabilmente mi hai confuso con qualcun altro! Anche perchè mi sono trasferito qui da nemmeno una settimana!” sorrise lui alzandosi dal tavolo, “Oh, eppure ne ero così sicura... mi dispiace molto averti disturbato, sono mortificata!” si scusò Stefania abbassando lievemente gli occhi, “Non c'è nulla di cui scusarsi, davvero!” le sorrise lui, di nuovo, mentre le restituiva il libretto con i soldi del conto e la salutava “A presto!”, “Ciao!” ricambiò balbettando la ragazza con un sorriso incerto prima di tornare in cucina. Si appoggiò allo stipide della porta e sbuffò: quel ragazzo lo aveva già visto! Ne era sicura!

    Era quasi l'una di notte quando Stefania e suo padre rientrarono a casa, lasciandosi alle spalle il sottile e candido strato di neve che aveva ricoperto tutto. La ragazza si era buttata a peso morto sul divano davanti a quello che restava del fuoco nel caminetto ma con la testa sembrava da tutt'altra parte. “Stefy si può sapere che hai?, a cosa pensi?”, “A nulla papà!” sospirò lei, “Sicura? Non è che pensi al ragazzo di stasera in pizzeria?” insistette il padre. Stefania strabuzzò gli occhi mettendosi dritta, “Aspetta, aspetta... non ho detto niente, è solo che ho visto che ci parlavi e allora...” provò a giustificarsi l'uomo alzando le mani in un segno di difesa, “E allora cosa papà? E poi che è 'sto tono malizioso... ci parlavo perchè ho la sensazione di averlo già visto da qualche parte. Tutto qui!” spiegò lei imbronciandosi e incronciando le braccia, “Ok ok, va bene, non c'è bisogno di prendersela così... comunque, non penso che tu possa averlo già incontrato da qualche parte: da quel che so, è arrivato in città da pochi giorni.”. “Quel che sai?” Stefania lo guardò interessata “perchè tu che ne sai di quel ragazzo?”, “Poco! È venuto due – tre volte in pizzeria e c'ho scambiato qualche parola. M'ha detto che si è trasferito qui da poco e che fa il poliziotto... e basta! Non è un tipo di molte parole!”. Stefania aveva ascoltato attentamente il padre e alla parola “poliziotto” era scattata in piedi “Ma certo! Poliziotto! Ecco, dove l'avevo già visto, lo sapevo! Lo sapevo!”, “Cosa!? E poi, dove cavolo vuoi andare a quest'ora?” le chiese stupito il padre bloccandola per un braccio ad un passo dalla porta, “Da Anna! Le devo assolutamente parlare, è importante, importantissimo!” esclamò lei esaltata, “Ma direi anche di no: è notte fonda, non puoi piombarle in casa così... c'andrai domani!”, “Mmm, pensandoci bene, forse hai ragione... ok, allora me ne vado a letto ma domani vado da Anna perchè sai cosa significa quello che mi hai detto? Che non sono pazza!” disse lei schioccando un bacio sulla fronte al padre prima di salire le scale di corsa, “Oddio, io qualche dubbio ce l'ho...” mormorò l'uomo “e poi, non correre che finirai per svegliare tua madre con tutto 'sto casino...”

    ***

    Anna spense l'interruttore in camera di Letizia lasciando accesa solo la piccola lucina a forma di stella e accostò piano la porta. Senza far rumore entrò nella sua stanza e guardò scocciata l'enorme cesta piena di panni da stirare che l'aspettava ai piedi del letto. Aveva appena cominciato a separare la roba della bambina dal resto del bucato quando le arrivò all'orecchio, nitido e squillante, il suono del campanello. Mollò rapida quelllo che aveva in mano e attraversò correndo il corridoio, rischiando di ammazzarsi per colpa di un giochino abbandonato a terra. Con un colpo secco spalancò la porta e non si stupì affatto di ritrovarsi di fronte la sua migliore amica “La smetti!?” le chiese fissandola male, “Beh, apri senza chiedere chi è?”, “Non ce n'era bisogno: solo tu maltratti il mio campanello in questo modo!” fece sarcastica Anna. Stefania le concesse appena un'alzata di spalle mentre si infilava nell'appartamento “Devo parlarti!” le disse “Volevo venire stamattina, cioè in realtà volevo venire stanotte ma papà m'ha fatto notare che forse era un tantino tardi e...”, “Stefy!?” la bloccò Anna “Stanotte!? Devo preoccuparmi!?, è una cosa così importante!?”, “Mmm, secondo me sì... Leti!?”, “Dorme, anche sei hai rischiato di svegliarla... Allora?”, “Allora cosa?” ripetè Stefania, già seduta a gambe incrociate sul divano. Anna alzò gli occhi al cielo “E io che ne so, hai detto tu che devi parlarmi...”, “Ahhhh sì.... aspetta un attimo... eppure era qua...”. La ragazza si era alzata ed era andata dritta dritta verso la libreria dove aveva preso a spostare e rispostare le foto. Anna la seguì perplessa: non riusciva a capire cosa l'amica stesse cercando lì in mezzo. “Ehm tesoro, ti senti bene?” le domandò sbirciandole da dietro le spalle, “Sì Annina, sto benissimo... ah eccola! Vedi che c'avevo ragione? Sì sì, è proprio lui... non c'è dubbio... avevo ragione!”, “Mi fa piacere che tu abbia ragione, anche se non ho la minima idea di quello a cui ti riferisci...” tentò di assecondarla Anna proprio mentre l'amica si girava piazzandole davanti agli occhi una foto ed esclemando esaltata “Mi riferisco a lui!”. Anna fu costretta ad indietreggiare di un passo per evitare di trovarsi l'oggetto spiaccicato in faccia ma, una volta ristabilite le distanze, decise di osservarlo per bene, anche e soprattutto per cercare di capire dove volessse andare a parare Stefania. Davanti al viso aveva una foto e, più precisamente, una foto di gruppo dei suoi anni da poliziotta e Stefania tamburellava sul vetro indicandole una persona precisa. Quando si rese conto di chi si trattava alzò gli occhi e li fissò stupita e quasi spaurita sulla sua amica in un muto “perchè”. “L'ho visto ieri sera in pizzeria e non lo so... aveva un'aria familiare e quando mio padre mi ha detto che era un poliziotto, ho capito tutto... l'avevo visto in questa foto, ecco perchè ero convinta di averlo già visto...” le raccontò adesso con calma Stefania. Anna si appoggiò alla libreria puntellandosi con una mano mentre tornava a fissare la foto. Allungò la mano e sfiorò l'immagine che fino a poco prima stava indicando la sua amica e in un sussurro appena percettibile mormorò “Luca...”.

    ...continua...
     
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  2. vichy95
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    è bellissima complimenti continua presto e non vedo l'ora di capire più cose: ad esempio la bambina di chi è? è una coincidenza che Luca si trova proprio dove sta Anna? ok l'unica cosa da fare è aspettare il prossimo capitolo ancora complimenti
     
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  3. fellik
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    TESORO MIO STUPENDO MERAVIGLIOSA CREATURAAAAAAAAA sei tornata *-* una nuova ff *_______* vabbè, io già sapevo della sua esistenza però *w* fa sempre un certo effetto! bene, ora cerco di quotarne alcune parti!

    CITAZIONE
    Letizia aveva trascinato Pingu, il suo pinguino di peluche, giù dal divano e si era seduta per terra affondando le manine nel tappeto morbido: da quella posizione riusciva a vedere meglio la sua mamma che rovistava indaffarata dentro gli scatoloni che la circondavano.

    a parte la bambina in sè, che già è *__________* ma poi PINGU IL PINGUINOOO *-* ahahahhah!! bellinoooo!
    CITAZIONE
    La bambina fissò per qualche istante il pupazzo che aveva davanti poi, titubante, ne strinse il morbido naso rosso nella sua piccola manina. “Le piace!” esclamò trionfante Stefania! ...ma aveva parlato troppo presto: Letizia mollò la presa sulla renna e afferrò con entrambe le mani il suo pinguino di peluche, “Pingu! Mio!” disse decisa mentre la ragazza la guardava stupita “Non le piace!” piagnucolò a metà tra l'isterico e lo sconsolato facendo scoppiare Anna in una fragorosa risata.

    amore questa bimba XD XD cucciolotta! e soprattutto intelligente: i pinguini regnano! ù.ù
    CITAZIONE
    “Lui o la renna?”

    :ahah: :ahah:
    CITAZIONE
    cioè, no che tu non sia uno con cui ci si possa provare, anzi, tutt'altro... direi che sei uno con cui ci si deve provare, assolutamente,

    e beh :Q____ _ _ _ dato che è chi penso io XD comunque, sta parte.. :ahah: :ahah:
    CITAZIONE
    Davanti al viso aveva una foto e, più precisamente, una foto di gruppo dei suoi anni da poliziotta e Stefania tamburellava sul vetro indicandole una persona precisa. Quando si rese conto di chi si trattava alzò gli occhi e li fissò stupita e quasi spaurita sulla sua amica in un muto “perchè”. “L'ho visto ieri sera in pizzeria e non lo so... aveva un'aria familiare e quando mio padre mi ha detto che era un poliziotto, ho capito tutto... l'avevo visto in questa foto, ecco perchè ero convinta di averlo già visto...” le raccontò adesso con calma Stefania. Anna si appoggiò alla libreria puntellandosi con una mano mentre tornava a fissare la foto. Allungò la mano e sfiorò l'immagine che fino a poco prima stava indicando la sua amica e in un sussurro appena percettibile mormorò “Luca...”.

    e c'è già l'occhietto lucidoooo

    Pinguin Doc, è una meraviglia! Punto! stupenda, sublime, fantastica, tutto quello che vuoi! non so nemmeno più come complimentarmi ormai, mi sembra di essere così assurdamente ripetitiva.. è che tu sei talmente brava da togliere le parole, e non esagero! stupenda tesoro! davvero! ed è inutile che dici che ti sembra che non trasmetta niente, perchè non è assolutamente vero! lo sai! basta un tuo semplice saluto, per emozionarci! e ora mi metto buona buona ad aspettare il prossimo capitolo, sperando che arrivi presto... e sperando che vada tutto bene!!! ti voglio tanto tanto tanto bene tesoro <3

    ps: requiem al povero piccolo italiano ù.ù io e te ci capiamo!
     
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  4. AudreyLP
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    *----------------------------*
    *______________* cioè è stupendaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!
    Cri mi ha detto che Pingu ha un doppio sensoooo?! cioèèè?? Saraaa?? traduciii le tue strane ideee? ahahahahaha
    Bellissssssssssssimo continuaaaaaaaaaaaaaaa muoio dalla voglia di leggereeeeeeeeeeeeeeeeee *-*

    PS: DANYYYY iscriviti a faceeeeeeeeeeboookk Daiiiiiiiiiidaaaaaaaaaaaidaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaiiii Tiprego ti prego ti pregoooooooooooooooooooooo :cry: :cry: :cry:
     
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  5. fellik
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    Martyyyyy ma perchè se si parla di un doppio senso tu subito pensi a meeee!?!?! sono una brava bimba innocente ioo! (ahahahaahhhahahahahhahaahhahahaahhahahaha) coooomunque, è una cosa tra me e Dani XD vabbè, la sa anche Cri, ma è nostra personale mia e della somma maestra (e questi non sono doppi sensi ù.ù)

    ps: ti stimo per il tuo ps XD daiiiii tesorooooo! iscriviti a faceee!
     
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  6. AudreyLP
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    Ti ho detto che avrei iniziato a imprecare dany pure io ahahah DANYFACEBOOK dai dai che funziona da DIoooooo!!!
    cmq SARA è stata CRI a dirmelo non è che me lo sono inventata eh!
     
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    ...sopravvive chi si sa adattare.

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    è bello vedere che siete tutte pro Face per me! XD ci penserò XD XD
    ehm, comunque qui il pinguino è solo un innocuo peluche... vero Sara?

    Ah, grazie mille per i complimenti! *_______*
     
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  8. AudreyLP
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    Ma che tu ce pensiiii? tu TI ISCRIVIIIIIIIIIIIIIIIIIII daii cosi ci possiamo sentireeeeee ma davvero cavolii qui è difficileeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee! Daaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaai cosa ti costaaa metti un pinguino come foto profilo se nojnvuoi mettere la tua xD

    Cmq CONTINUA inoltre ahahah

    Si Si Innocuo come la Sara ahhaahah
     
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  9. fellik
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    EHIIIII!!! Pingu QUI è un innocente e innocuo peluche XD nelle menti mie e di Dani lasciatelo stare ù.ù e poi io sono innocua, ecco ù.ù non mettete certe idee in teesta alla gente, su! XD
    NOI VOLGIAMO DANI SU FACEBOOK!!!

    maaa comunque stiamo andando leggermente OT.. o pare a me?
     
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  10. AudreyLP
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    Ma che te fregaaaaaaa la capa sono io ahahahhahaha!! Vai off offf off basta che Dany si sicriva a facebook ahahahah!!!
    Dany hai capito? siii?? ti tormenteremooooo!!!!
    Cmqqqqqq Pingu povero Pinguuu che scommetto arriva da Lucaaaaaaaaaaaaaaaaaa *-* Anna se non lo vuoi dallo a meeeeeeeeeeeee!!! e che avranno fatto mai Anna Luca e Pingu? ahahahah
     
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  11. fellik
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    MARTY :ahah: :ahah: :ahah: Luca e Pingu :ahah: :ahah: non ci voglio manco pensare hahaha
     
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  12. emilia79
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    Secondo me la bambina è la figlia di Luca e lui non ne sa nulla
    Questa nuova storia è favolosa
    Ti prego di continuare il piu presto possibile perche è molto bella brava
     
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  13. AudreyLP
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    Uhm Emiii mi hai messo il dubbioo ù.ù Si si Dany l'idea di Emi mi sipiraaa molto!
    Ma Sara Luca e Pingu io me li immagino O.o ahahahhaha Oddiooo chissa cosa ha pensato la tua mente contorta! ahahahaha
     
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  14. silv89
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    Bellissima storia!!!
    Anche io penso che il figlio di Anna sia di Luca e che Pingu arriva proprio da lui... :)
     
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    Oltre la ragione, solamente io conosco cosa c'è...quell' AMORE CHE HO PER TE!

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    Cioèèèèèèè non puoi capire la mia felicità quando ho visto che l' autrice di questa nuova ff eri tuu! :D
    poi l' ho letta, e non so come, nonostante sappia quanto scrivi bene, mi stupisci sempre per i capolavori che riesci a buttare giù!
    La cosa che mi piace di più è lo stile.. sembra di vederle le scene che descrivi! in più, la storia in sè promette veramente bene! adoro già Stefania (me la immagino un pò come Stefy di Cardiofitness), e sono curiossisima di sapere come si trovino ad Ancona tutti e due!
    La bambina non credo sia figlia di Luca.. e per il peluche.. mi ero fatta due idee, una è quella che hanno detto tutte, ovvero che sia un regalo di Luca, poi però quando Anna dice che è stato chiuso in una scatola per tanto tempo, ho anche pensato che sia un suo peluche di quando era bambina..
    non vedo l' ora di scoprire tuttooo! :D
     
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48 replies since 17/12/2010, 22:26   1810 views
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