Tutto cambia...

"Ogni volta che parli di me faccio parte o non parte di te.."

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  1. etta_92
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    Ieri mi è presa l'ispirazione e ho buttato giù qualcosa che potrebbe vagamente assomigliare a una FF.. Siccome non so nemmeno io come proseguirà.. non ha titolo per ora! Si chiama solo Bo (per il semplice fatto che non ho idee..ahah). Spero che vi piaccia.. se fosse così la continuo.. altrimenti buonanotte al secchio, cestino tutto e viaaa! Quindi.. non risparmiatevi critiche o consigli se ne avete.. non mi offendo assolutamente, ma anzi mi fanno piacere! :) Buona lettura!
    Chiara

    FLASHBACK
    Prof: “Allora Damiani.. parlami di Ovidio visto che hai tanta voglia di chiacchierare col tuo vicino di banco..!”
    Luca: “ahaha.. e mò so cazzi tuaaa!”
    Prof: “Benvenuto, fai ridere anche me! Perchè non aiuti il tuo amichetto? Allora tu mi parli della vita e Damiani delle sue opere..”
    Remo: “Beh allora lascio la parola a Luca. Di solito si parla prima della vita dell'autore.. giusto? Ecco mentre lui parla.. non è che posso andare n'attimo in bagno??”
    Prof: “mmm.. fammi pensare.. NO! Sono vecchio ma non scemo..! Anzi Damiani inizia tu a parlare.. e parlami proprio della vita, dato che secondo la tua logica viene prima..!”
    Remo: “Ah! Beh.. mmm.. Ovidio.. dunque era un autore latino! E su questo.. nun c'è sò dubbi! Beh.. scriveva libri, pure noiosi me pare! Poi bo.. mmm.. ovidio, ovidio.. scusi me faccia pensà du secondi.. me sembra che ce fosse pure n'calciatore co sto nome! Si si!!.. giocava nella Roma, stagione 1998/1999, terzino destro! Quello si che era n'grande! Altro che sto sfigato di Ovidio della letteratura..”
    Prof: “Ok Damiani.. faccio finta di non aver sentito nulla, per la mia salute mentale. Un 3 non te lo toglie nessuno..!”
    Luca: “Sei un grande! C'hai la formazione della prossima giornata di campionato della Roma al completo! 4-3-3! Io so 5 anni che ce provo.. ma non sono mai riuscito a completarla!”
    Remo: “E' questione di classe e stile.. elementi che modestamente io ho e che nun c'hai te!”
    Prof: “Ottimo.. Benvenuto! Hai voglia di continuare da dove aveva lasciato Damiani? Cioè.. diciamo che fai prima a ricominciare da zero!”
    Remo: “ahah mo te vojo vedè! Scommettiamo na biretta che prendi meno de me?”
    Luca: “Solo na biretta? Io alzerei la posta in gioco. Se piglio più de 3 te devi venì a scuola tutta la prossima settimana vestito da donna.. cor trucco pure eh! Se invece vinci te, quindi io prendo dal 3 in giù..”
    Remo: “..vieni a scuola direttamente en mutande! Ma quelle coi disegnini che t'ha regalato tu nonna.. le ho viste appese ar filo della biancheria.. nun poi scappà!”
    Luca: “Mmm..accetto! Stai a vedè..”
    Prof: “Benvenuto e Damiani! Volete anche un caffè o che ne so, le cassatelle??”
    Luca: “Non ce n'è bisogno grazie! Dunque Ovidio nasce il 20 marzo del 43 a.C. A Sulmona da una famiglia facoltosa, appartenente alla classe equestre. A 12 anni va a Roma con il fratello Lucio, poi morto prematuramente, per completare gli studi. Frequenta le lezioni di grammatica e retorica dei più insigni maestri della capitale. Il padre lo vorrebbe oratore, ma Ovidio si sente già più portato per la poesia. Più tardi Ovidio si recò, com'era costume ormai da un secolo, ad Atene, visitando durante il viaggio di ritorno le città dell'Asia Minore; fu anche in Egitto e per un anno soggiornò in Sicilia.
    Ovidio è il più giovane dei poeti elegiaci e si differenzia in gran parte da loro. Se essi rifiutavano il mos maiorum ma ne desideravano i benefici, Ovidio rifiuta questa contraddizione e il mos in toto. Si può parlare anche di relativismo, poiché rifiuta i valori fissi e rigidi della vecchia società romana per aprirsi alle mode del tempo, cercando di assecondare il gusto volubile del pubblico.
    Ovidio propone nei suoi testi un'etica sessuale molto libera, come si può capire già dal titolo degli Amores, ovvero gli amori. Non c'è una sola donna al centro della narrazione e dirà egli stesso che una donna non gli basta, pur ammettendo che non sarebbe giusto. Non rimprovera né critica chi segue la morale tradizionale; semplicemente, lui agisce diversamente. L'amore non è l'unico tema dei suoi scritti, come l'elegìa non è l'unico genere letterario che usa.
    Nell'8 d.C. caduto in disgrazia, Ovidio viene relegato nella lontana Tomi. Ovidio non fa più ritorno nella capitale e muore tra il 17 e il 18 d.C. (più probabilmente nel 18), dopo un decennio di relegazione in una terra selvaggia, a lui del tutto estranea.
    Remo: “?????? Ma che te sei 'ngoiato tutto il libro de letteratura?? Daje n'do stanno i bigliettini??”
    Luca: “Ooh ma quali bigliettini?? Tutto in testa c'ho! Guarda che ieri ho studiato! Pen'na volta!”
    Remo: “Non ce credo.. ma se stavamo a giocà a pallone al campetto contro quelli der Testaccio! Come hai fatto a studià!? Ma poi te non studi mai!”
    Luca: “C'è sempre na prima volta no?? Beh ho studiato quanno so tornato a casa.. c'ho messo pure poco! Invece de leggermi per la 150esima volta il libro de Totti come fai te ogni giorno!”
    Remo: “guarda che Francè dà un insegnamento de vita ad ogni partita.. nun me lo toccà!”
    Luca: “Beh.. fatto sta che te rode.. perchè ho vinto la scommessa! Ahah Prepara il rossetto el mascara cara la mia Remina!”
    Remo: “Oh Lù.. ma vaffanculo!”
    Prof: “Benvenuto! Ma così mi fai cadere la neve a Roma in pieno maggio! E che cosa è successo? Aspetta, aspetta.. che me lo segno sul calendario! Data storica! Ecco: <<oggi, 21 maggio 1992, l'alunno Luca Benvenuto prende la sua prima sufficienza in Letteratura Latina!>> Questa è musica per le mie orecchie.. Un bel 6 e mezzo Benvenuto.. e fa che non sia solo una caso o un incidente di percorso che migliora lievemente la tua disastrosa media del 4!”
    Remo: “E tu saresti pure il mio migliore amico?? Sei 'na mmerdaaa! Me la paghi questa..”
    FINE FLASHBACK

    Luca: “Ahahah quella volta lì t'eri proprio incazzato eh!”
    Remo: “Ma vaffanculo Lù.. il giorno dopo m'ero dovuto vestì col top e la gonna.. avrei voluto vedè te!”
    Luca: “Eh sì.. ed eri anche molto sexy! Mi stupisco che Viola non ti abbia lasciato seduta stante all'epoca! Forse era troppo innamorata.. ma poi, che c'avrà trovato in te dico io?? ahah”
    Remo: “ooh la vuoi piantare! Ha parlato il Brad Pitt dei poveri..!”
    La serata trascorreva tranquilla, tra i soliti insulti e le solite quattro chiacchiere tra vecchi amici. Ormai, dopo aver scontato i suoi anni di carcere (alleggeriti da 15 a 10, grazie alla buona condotta e alla collaborazione con la giustizia), Remo, lasciato da Viola, era andato a vivere insieme a Luca e sfruttavano ogni momento libero per recuperare il tempo perduto in tutti quegli anni. Stavano finendo di sparecchiare, quando il cellulare di Luca squillò..
    Luca: “Oh che peccato.. purtroppo devo rispondere al telefono! Mi sa che te tocca fà i piatti stasera.. e anche finì de sparecchiare! Ahah”
    Remo: “Ma devo esse stato veramente disperato per decidere de venì a vivere co te! E comunque nun cantà vittoria.. che na telefonata non dura mica tutta a seraaa!”
    Ma Luca non lo ascoltava, era già volato in camera a recuperare il cellulare e leggendo il nome sul display rimase senza parole..

    ..to be continued..?? (aspetto le vostre opinioni..!)
    p.s. scusate se il "dialetto" romano non è scritto perfetto.. ma sono di Torino! ihih




     
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  2. vichy95
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    è stupenda sono stata tutto il momento a ridere, complimenti chiara,
    poi ma ho capito bene viola ha lasciato remo, peccato.
    comunque devi assolutamente continuare anche perchè credo (ne sono sicura) che il numero sul display sia quello di anna vero?
    comunque ancora complimenti scrivi bene e neanche io sono di roma ma ho capito lo stesso cosa stava scritto brava, brava, e brava
    continua
     
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  3. etta_92
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    grazie vittoriaaa! davverooo! e.. per quanto riguarda il numero sul display... mah...... chi lo sa??? :D :D
     
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    Ettore


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    :ahah: xD oddio!
    Complimenti! : D è troppo divertente! Pensare Luca e Remo tra i banchi di scuola, mi sembra di rivedere alcuni dei miei compagni xD [va beh, non è che io per studiare sono una scienziata, però... xD]
    Davvero bravissima! Spero continuerai presto e...
    Se decidi in un titolo in futuro, posso modificartelo io : )
     
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  5. etta_92
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    grazie katiaaa! eh si.. perchè ora come ora la storia nella mia testolina è un po' vaga.. quindi se e quando decido un titolo te lo comunico! ihih o se hai qualche idea tu.. ben accetta assolutamenteee! :)
     
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  6. valesa
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    :lol: bellissima chiara!!!
    Mi incuriosisce molto.... spero di leggere presto il seguito ;)
     
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  7. alessiapac
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    é bellissima non vedo 'ora che la continui,, e penso e spero vhe quel nome sul cellulare sia di Anna!!!!
     
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  8. Tata_Kiky
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    Kiaaaaaaaaaa!!!!!!!!! E' divertentissimaaaaaaa!!!!!!!!!!! Sei un genio ;) :D :P :lol:
    Complimenti davvero!!!! Continua, ti prego....l'idea è bellissima!!!! Un bacio grande
     
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  9. ^°mati°^
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    E' bellissima!!! Continuala presto!!!
    Brava!
     
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  10. etta_92
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    grazie ragazzeee! Fantastiche come sempre! Sto già lavorando al capitolo successivo!:)
     
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  11. ~Ilaria~
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    Beh il mio commento lo sai già... quindi non mi dilungo...!!!!

    CITAZIONE (etta_92 @ 2/12/2010, 20:51) 
    grazie ragazzeee! Fantastiche come sempre! Sto già lavorando al capitolo successivo!:)

    Questo mi piaceeeeeeeeeeeeeeeeeee, aspetto il continuo eh!!!!! =D =D
    P.S. visto che piaceva a tutte???? =) =) =)
     
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  12. etta_92
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    Hai ragione Ila.. non immaginavo! Grazie milleee!!:):)
     
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  13. etta_92
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    Ecco il II capitolo della FF! Stasera non avevo da studiare e mi sono messa a scriverlo.. il tono della storia è molto diverso rispetto al I capitolo, spero che vi piaccia comunque!
    Buona lettura!:)

    ..si ricompose e cercando di non tradire la propria emozione rispose: “Elena! Mannaggia Ele.. sono 10 anni! Cazzo.. non posso crederci! Ma dove sei stata??”
    Elena: “Luca.. sono a Roma, ti dico solo questo. E ti dico che ho urgenza di vederti e di abbracciarti strettissimo!”
    Luca: “Anche io.. e mi devi spiegare un bel po' di cose.. non credi?? Per esempio.. dove sei finita in tutto questo tempo.. o per esempio perchè hai bloccato la tua vecchia sim per non farti trovare.. Ma sai che ti dico? Che non me ne frega un cazzo.. stasera che fai? Ti passo a prendere dove e quando vuoi.. ma ti voglio vedere!”
    Elena: “Dove vuoi che sia?? A casa.. a bere un bicchiere di vino sola come un cane.. Mi manca bere con Anna e Irene.. Luca ho proprio bisogno di parlarti..”
    Luca: “E allora sai cosa faccio? Prendo al volo una felpa e arrivo ok?? Solo non ti scandalizzare perchè sono in “tenuta da casa”.. della serie: ringrazia che io non venga in ciabatte!”
    Elena: “Per me puoi venire pure in pigiama.. basta che tu venga! Grazie Luca.. davvero..”
    Luca: “Ma grazie di cosa? Un quarto d'ora e ci sono.. a tra poco! Ciao ele!”
    Elena: “Ok ti aspetto.. ciao..!”

    Remo: “Beh?? Chi era??”
    Luca: “ma na tazza de fatti tua.. mai eh?? Scherzo.. era una cara amica che non sentivo da tempo immemore.. Scappo a casa sua, ho troppo bisogno di vederla!”
    Remo: “Se vabbè.. e io so Giulio Cesare! N'amica.. pure al Liceo te inventavi sempre la “storia dell'amica”.. ormai te conosco troppo bene kamikà! Vabbè in fondo c'hai ragione.. so fatti tua! Ma.. i piatti so robba nostra.. quindi Lù vedemo de cambià regime.. che qua sennò cenerentolo lo faccio solo io.. e non me sta bene!”
    Luca: “Sese bazooka, credi quello che te pare ma è davvero n'amica! comunque lascia tutto là sul lavello.. poi faccio io appena posso.. Scappo, non so se torno a dormì! Bo.. se vedemo! Non so quando esattamente.. Buona serata bello!”
    Remo: “pigliate le chiave de casa.. che domani sò tutto il giorno con Marco.. e non sto di certo chiuso in casa! Buona serata.. nun fa cazzate, e ce semo capiti!”
    Luca: “A Rèè.. ma te sei proprio scemo!”

    Luca suonò al citofono e salì le scale di corsa, senza aspettare l'ascensore. Sull'uscio della porta, al fondo del corridoio del pianerottolo c'era Elena, uguale tanto tempo fa, solo con i capelli più corti, anche lei in tenuta “casalinga”. Non appena Luca la vide le corse incontro senza badare al chiasso che facevano le sue scarpe sul pavimento. E si lasciarono andare in un abbraccio infinito, che valeva certamente più di mille parole. Elena nascose il volto nelle braccia di Luca, non voleva farsi vedere piangere. Lei e il suo orgoglio. La sua testardaggine.
    Luca: “Ehi, guarda che ti ho vista sai? Perchè ti nascondi? Siamo solo io e te.. non vorrai dirmi che ti vergogni di me? Ho lasciato una Elena e me ne ritrovo un'altra..!”
    Elena: “No Luca.. hai ragione.. è che, sai come sono fatta!” E una faccina triste, velò il suo viso. Luca, ancora abbracciato a lei le diede un bacio sulla fronte e insieme entrarono in casa. Nulla era cambiato dall'ultima volta in cui era entrato, solo qualche granello di polvere in più aveva fatto capolino sulle mensole. Una sensazione di calore pervase Luca. Insieme ad Elena si avviò verso il salotto. La sguardo di Luca cadde sul tavolino centrale, dove due foto incorniciate, sconosciute a Luca, risplendevano alla luce della lampada. La prima ritraeva Elena insieme a Marco, qualche anno prima della sua morte. La seconda mostrava i volti sorridenti di Elena, Irene e Anna. E il pensiero che colse Luca fu immediato: di tutte quelle belle persone che aveva conosciuto gliene restava solo più una, la ragazza che ora lo guardava con sguardo interrogativo.
    Luca: “Che belle queste foto Ele”
    Elena: “Non ti immagini quanto mi mancano. Ogni volta guardarli è una pugnalata in pieno petto. Mi si stringe lo stomaco.. è terribile..”
    Luca: “Dai, cerchiamo di guardare avanti.. sono qui per te giusto?? E allora.. dimmi! Cioè Ele.. ti rendi conto che è 10 anni che non ci vediamo? Prima che inizi a parlare.. voglio che tu sappia che io non ti giudico. Prima che Anna andasse a Trieste il nostro rapporto si è rafforzato.. poi tu sei scappata via senza dire nulla nessuno. Dovrei essere incazzato nero.. eppure con te non riesco ad esserlo. Ora ti prego però di essere sincera, fino in fondo.. ho bisogno di sapere di te, di tutto ciò che è successo..”
    Elena: “Hai ragione Luca.. E' che non è facile cazzo. Mh, dunque, iniziamo da dove ci siamo lasciati. Lo sai, mi conosci, io sono una testarda, impulsiva. Quando Anna ha deciso di andare a Trieste, il mondo mi è crollato addosso. Uno dei miei ultimi e pochi punti fermi e di forza mi stava abbandonando. Un altro. Prima Ire, poi Marco.. Ale.. e ora anche Anna. Mi restavi solo più tu Luca, ma non so perchè la mia mente ha rifiutato la tua persona. Ti prego Luca, hai tutte le ragioni di pensare che io sia una stronza, insensibile.. ma non ero io quella.. capisci? Una parte di me voleva restare, per te, per il decimo e tutte le persone meravigliose che ci lavorano.. ma un'altra parte voleva scappare, andare via lontano da tutto e da tutti. Cambiare vita, identità, lavoro.. Io volevo uccidere Elena, quella Elena che aveva sofferto troppo, troppo per la sua anima così forte fuori, ma così fragile dentro. Lu..” E si passò una mano sulla fronte, cercando di non crollare proprio in quel momento.. Luca capì quell'attimo di difficoltà dell'amica e prendendole le mani nelle sue la invitò a continuare.
    “Insomma.. ero così divisa, lacerata.. non potevo parlarti, perchè nemmeno io sapevo cosa provavo in quel momento. Così, la metà di me che voleva lasciarsi alle spalle tutto il passato, prevalse sull'altra. Da un giorno all'altro feci una valigia buttandoci un po' di tutto dentro, tolsi la vecchia sim dal telefono in modo che non mi venisse la tentazione di chiamarti. E ti giuro che la voglia era forte.. ma la mia testa mi diceva che stavo facendo tutto per il mio bene.. ma chi volevo prendere in giro?? Andai prima a Genova, a casa dei miei. I ricordi lì erano ancora più soffocanti e opprimenti.. le foto dei miei, di me e Marco da piccoli.. andai subito a fare un biglietto di sola andata per gli States. Ora, penserai che io volessi andare da Ale. Non nascondo di averci seriamente pensato.. ma se volevo davvero una nuova vita non potevo rifugiarmi da lui. E partii.. lasciando tutto alle spalle, una fuga insensata Luca, insensata. Eppure io all'epoca ero convinta.. nessuno sarebbe riuscito a trattenermi.. nemmeno tu. Trovai un lavoro come cameriera in un pub nella zona di Boston.. un lavoro squallido, ma la vita in quel momento mi offriva quello e io lo presi al volo. E passai 5 anni così, nell'indifferenza generale di una metropoli sconfinata ed enorme come Boston. Io ero così insignificante Luca, una gocciolina in un oceano di persone. Parlavo giusto con i miei colleghi di lavoro ma non riuscivo ad aprirmi veramente con nessuno. Non ti nascondo di aver pensato diverse volte al suicidio. Purtroppo o per fortuna il mio carattere così fragile non era pronto ad un scelta così importante.. in realtà per me non faceva molta differenza. Perchè io vivevo? O meglio.. per chi? Quale scopo aveva la mia vita da cameriera part-time di uno sconosciuto pub americano? Poi non so cosa sia accaduto, ma un giorno presa dallo sconforto più totale ho tirato fuori la vecchia sim con tutti i numeri salvati sopra.. e chiamai Ale.. Lui era incazzato, eccome! Era preoccupato giustamente.. però organizzammo di vederci e.. mi salvò la vita! Mi diede nuova forza, nuovo coraggio, nuova voglia di vivere. Una boccata d'ossigeno Lù.. stavo sprofondando in un burrone, in un abisso enorme.. Vissi per un paio di anni con Ale e la sua nuova ragazza. Splendida, anche se vedere Ale con una donna che non fosse Irene mi colpì molto, mi fece male all'inizio. Ma non pensare male.. le foto di Ire tappezzano la camera da letto di Ale, prega per lei, per il suo angelo tutte le sere, ma non ha mai più avuto la forza di tornare in Italia per andarla a trovare al cimitero. Insomma gli anni con Ale furono felici.. trovai anche la forza di chiamare Anna.. ma non te. E' incredibile Luca.. sei così importante per me, che avevo paura del tuo giudizio. Ci pensi?? Avevo paura del tuo giudizio.. ma non me ne fregava nulla di saperti in pensiero per me.. Ero così egoista e presuntuosa da pensare solo a me stessa e a quello che tu avresti pensato di me! Luca.. scusa.. io non so davvero cosa sia successo.. è incredibile, faccio io stessa fatica a crederci. Luca ma perchè non ti incazzi? Dovresti prendermi a ceffoni per il mio comportamento..!”
    Luca: “Ehi, ehi, ehi.. tu mi conosci Ele, io conosco te.. non sei stupida. Ti confesso di essermi preoccupato e non poco.. ma poi ho capito che se la sim era bloccata c'era un motivo. Semplicemente un'altra persona mi aveva escluso dalla sua vita.. e in quel periodo ero talmente sconfortato che una in più, una in meno.. non avrebbe fatto differenza. Mi sa che pure io ti devo chiedere scusa. Mi sono buttato sul lavoro come un matto.. ma non credere che io non pensassi a te e Anna ogni giorno.. semplicemente cercavo di abituarmi alla vostra assenza, senza riuscirci.. E sai perché non mi incazzo? Perché abbiamo sbagliato in due non solo tu.. e io sono così felice di non averti persa che non posso e non riesco ad essere arrabbiato con te! Dentro di me speravo che tu e Anna tornaste.. ma anno dopo anno la speranza si affievoliva e io avevo quasi fatto l’abitudine alla vostra assenza. Ora uno dei miei desideri si è avverato.. l’altro..
    Elena: “Ti riferisci ad Anna vero? Ecco.. avrei anche delle cose importanti da dirti su di lei..”

    ..to be continued..


     
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  14. alessiapac
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    bello anche questo capitolo ma non puoi lasciarci sempre così sul più bello!!!
     
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  15. etta_92
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    ihih grazie alessia! hai ragione.. ma sto ancora mettendo insieme i pezzi della storia.. perchè sinceramente non so manco io cosa accadrà dopooo:)
     
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158 replies since 2/12/2010, 16:42   4009 views
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